Mc Hip Hop Contest l’evento cult che dal ’96 rappresenta l’eccellenza del brand Cruisin’
Quali sono le ragioni per cui un’azienda che organizza eventi e formazione nel settore delle danze urbane, produce, a distanza di 23 anni, l’evento più importante del panorama europeo che cresce costantemente ad ogni edizione?
La ricerca si amplia nella considerazione che, nonostante una frequenza tradotta in migliaia, tra ballerini ed appassionati, la società organizzatrice riesce a conservare quella nomea e reputazione di azienda cult che attrae e seduce gli utenti ed i cultori del settore.
Ovviamente i soggetti delle nostre riflessioni sono l’Mc Hip Hop Contest e Cruisin’.
L’Mc Hip Hop Contest comincia nel ’96 con un investimento minimo, qualche centinaia di migliaia di lire. Le prime due edizioni organizzate al Picchio Rosso di Formigine, in provincia di Modena. Nella seconda edizione il prezzo per la partecipazione era costituito da una coperta per i terremotati dell’Umbria.
Dalla terza edizione 1998 al 2008 fu Jesolo in provincia di Venezia ad accogliere l’Mc per undici edizioni.
Dal 2009 l’Mc Hip Hop Contest è al Palazzo dei Congressi di Riccione.
L’evento è rigorosamente riservato agli street dancer, ballerini di hip hop, dall’Old School al New Style, dalla Video Dance all’House, a tutte le speciality, che hanno illuminato il firmamento dell’Urban Dance fino ai nostri giorni.
Tornando alla genesi, all’epoca i ballerini di hip hop erano visti come una tribù cool, la generazione che aveva assorbito la cultura e la filosofia del movimento che ha delle origini proprio nella disgregazione della società fino alla formazione di una cultura alternativa e di opposizione alla cultura dominante.
Il fenomeno hip hop è un vero e proprio movimento d’avanguardia, teso a raccogliere la sfida del profondo sradicamento esistenziale. I quattro elementi fondamentali sono: l’ MC abbreviazione del termine Master of Ceremonies (maestro di cerimonie); il DJ; il Writing ovvero l’arte dei graffiti; la Breakdance.
I presupposti per farsi notare c’erano tutti ed è proprio a seguito di un approccio culturale trasgressivo e dirompente che Cruisin’ e l’Mc Hip Hop Contest diventano marchi contro i modelli sociali dominanti, contro l’omologazione progettata dalle multinazionali.
Tutto questo è stato tale per oltre vent’anni dove Cruisin’ oltre all’evento di riferimento ha rappresentato per migliaia di futuri street dancer la casa madre della formazione l’Mc Hip Hop School che, giorno dopo giorno, ha realizzato il sogno di migliaia e migliaia di giovani innamorati dell’urban culture.
Ken Swift e Mister Wiggles dei Rock Steady Crew, Brian Green, Dudley Perkins, Kurtis Blow, Rahazel, Slum Village, Jeru the Damaja, Kool Dj Herc hanno lasciato le tracce della loro magia e sono stati interpreti protagonisti degli eventi e del brand di culto che ha scelto di opporsi al processo involutivo prodotto dalle multinazionali, evitando di legarsi ai loghi dell’apparenza, che avrebbero potuto offuscare il valore cult dei brand, che si impongono per l’autenticità dei marchi come certezza e riferimento del movimento hip hop internazionale.
Trasmettere autenticità non è semplice se non sei autentico.
La sfida, la competizione, il contest sono poi la scelta esistenziale, che insieme alla composizione delle modalità espressive, raccontano al mondo storie di quotidiana marginalità e rabbia legata al degrado sociale ed esistenziale dei giovani che abitano le strade delle periferie delle metropoli del mondo.
L’Mc Hip Hop Contest è un cult e come tale permette a migliaia di giovani di vivere per quattro giorni in un’isola amplificata dalla musica, dalla gestualità e dalle ritualità tipiche di un evento totalmente vissuto dai suoi protagonisti e certamente unico ed autentico.