Il teorema dell’impossibilità generale

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Il teorema dell’impossibilità generale

Perché è importante creare un team omogeneo prima di renderlo operativo da un punto di vista decisionale?

E’ ormai abbastanza noto, ribadito in ogni intervento, che il nostro criterio di gestione si basa sull’intelligenza collettiva. Per questo critichiamo, e lo faremo fino allo sfinimento, qualsiasi scelta prodotta da una decisione individuale.

La differenza tra una decisione individuale ed una collettiva si misura in livelli di valore culturale ed etico. Ma è altrettanto vero che qualsiasi ragionamento utilizzato per prendere delle decisioni deve comunque soddisfare determinati criteri di ordine tecnico.

Quando le alternative di scelta sono due, non c’è imbarazzo e vige la regola della maggioranza semplice, l’unica che produce dei risultati non contraddittori. Che significa la metà più uno. Quindi è indispensabile usare il criterio del numero dispari perché,  affidare ad un soggetto il doppio valore numerico, significa  determinare una decisione individuale

Le cose si complicano quando le alternative sono più di due e la regola non consente di determinare così facilmente quale che sia la volontà del collettivo.

Le preferenze individuali, in un team non omogeneo, potrebbero essere così diverse tra loro da non poter essere sommate le une con le altre, dando così luogo a quel fenomeno che la letteratura definisce delle “maggioranze cicliche” o addirittura di nessuna maggioranza. Questo è il senso del noto teorema di Kenneth Arrow (1963), dell’impossibilità generale.

Quindi per determinare una scelta coerente ed affine ai valori espressi dall’azienda,  è indispensabile prima far convergere il team ad un livello di maturità sul piano intellettuale e morale, che si manifesta nell’omogeneità e nell’equilibrio e di conseguenza la decisione collettiva tenderà a riflettere le preferenze dell’insieme dei decidenti e seppur nella diversità di visione, sarà più semplice  trovare la preferenza ottimale ed i benefici sostanziali di una decisione collettiva.

Non sacrificate mai il vostro team sull’altare delle discordanze.

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