Consulenza o formazione? Questo è il problema.
Nel recente passato ho più volte acceso gli animi e l’attenzione sui manipolatori del web. Una razza di speculatori che infetta la rete provocando vittime più o meno illustri.
A difesa personale dei più sprovveduti, ho addirittura pubblicato una guida che per alcuni è stata un’àncora di salvezza dal valore inestimabile, che è sempre a disposizione di chi la dovesse ritenere utile e quanto mai salvifica.
Oggi vi offro un altro spaccato della realtà infettiva digitale, una perla da conservare ad uso e consumo dei più deboli, un farmaco contro la “fuffa” generata dai manipolatori del web.
Vi consiglio di azionare i neuroni che accendono il vostro spirito di osservazione e analizzare l’iter di certi individui che dopo aver fallito imprenditorialmente nell’attività di consulenti, passano con disinvoltura a quella della formazione, ovviamente dopo avervi raccontato che non faranno più i consulenti “per mancanza di tempo” ma si dedicheranno, anima e corpo, a formare nuovi e vecchi imprenditori nello specifico ramo dove loro sono falliti come consulenti.
Ora, la domanda sorge spontanea:” Se le loro competenze si sono mostrate fallende nel settore della consulenza di quel particolare settore, come sarà possibile che gli stessi individui nello stesso settore, possano interpretare il ruolo di formatori sapienti ed informati?”
L’iter naturale è quello inverso e cioè: prima sei un formatore, universitario o autodidatta, e di conseguenza, a richiesta, diventi consulente di azienda.
Oppure è valido anche il percorso parallelo e cioè le due attività proposte parallelamente che manifestano sintomi di convergenza, in casi, oserei dire, eccezionali o di fronte a figure di grande spessore.
Dall’iter che identifica la sospensione dell’attività di consulenza per avviare quella formativa si evince un percorso speculativo e poco raccomandabile.
Per cui diffidate ed informatevi sul percorso professionale di certi individui, sui loro curricula e sulle referenze, magari interpellando qualche loro ex cliente.
Attraversare il mercato cambiando maschera non significa fare cambiamento, cercate di afferrare le diversità che si manifestano dal passare da un fallimento annunciato per l’attività di consulenza, per sviluppare un’attività ben più responsabile e impegnativa come quella di formatori.
Una cosa è dare consigli e suggerimenti, un’altra è formare le persone, che più che attività definirei arte e talento.
I percorsi inversi al naturale servono ad evidenziare le operazioni disperate, rischiano di infettare l’ambiente determinando un danno presente e futuro nei confronti dell’individuo sia esso immuno-competente che immuno-compromesso.
Parassiti e opportunisti avranno vita molto difficile se sarete attenti osservatori della difficile realtà che ci circonda.
A buon intenditor poche parole!