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Il valore aggiunto

Il valore aggiunto

Certe volte uno sguardo al passato serve per inchiodare il presente alle sue responsabilità.

In tutti questi anni abbiamo dimostrato che si possono conquistare gli obiettivi prefissati nel rispetto dell’etica e rinunciando ai benevoli sotterfugi in cui la “gruviera” delle leggi e leggine italiane consentono di dimenarsi.

Una per tutte la scelta di essere se stessi senza indossare la maschera della “cosa che non sei e vorresti essere” perché la dignità te lo impedisce, e di conseguenza non ti potrà mai rappresentare, se non barattando la tua dignità e coscienza con il profitto che tutto giustifica, compreso la mediocrità .

Tutto questo vale come principio e come testimonianza di scelte e di rinunce nel nome della competenza necessaria per realizzare ed erogare servizi di qualità, per far sì che l’organizzazione fosse migliore e non la migliore per grazia ricevuta.

Da 35 anni Cruisin’ offre opportunità e ricerca, occasioni di confronto e di disponibilità, procurandosi stima ed invidia, così come la vita osa tutti i giorni chiedendoti il conto delle tue scelte e delle tue rinunce.
E’ stato così nella musica, nell’entertainment, nello sport, nella danza e nella comunicazione.

Abbiamo urlato ai quattro venti che il “client”, è nostro partner, come riferimento e valore e, da sempre, l’abbiamo considerato un patrimonio inestimabile della nostra società.
Proprio per questo ci siamo orientati, fin dall’origine, nella soddisfazione di tutti coloro che ci hanno scelto nel rispetto dei valori, insieme alla capacità di focalizzare le migliori competenze ed abbiamo rinunciato, non senza sofferenza, a tutti coloro che non perseguivano obiettivi etici, pur vantando background tecnici di spessore.

La strategia per conquistare obiettivi che definiamo etici, passa attraverso percorsi progettuali che siano in grado di valorizzare ogni aspetto dell’impresa reale o percepita, il profitto non deve infettare il rispetto e l’ignoranza non può essere adottata come alibi per avvalorare convinzioni egocentriche.

Preservare il proprio ambiente di lavoro da individualità che non sono più in grado di trasmettere valori, pur conservando abilità tecniche, è una scelta amara e spesso imbarazzante, che soltanto il tempo e la successione dei fatti, potranno dimostrare.
Ciascuno di noi resta, nel proprio intimo, testimone consapevole delle proprie intenzioni e delle scelte dettate per salvaguardare sentimenti e professionalità, orgoglio per il brand a cui ti sei dedicato per una vita e l’empowement delle risorse umane che nel tempo si mostrerà come reale valore aggiunto per la propria soddisfazione, piuttosto che per quel narcisismo dilagante che osa definire la conquista dell’obiettivo “un successo”.

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