Il male del sovranismo

La propaganda non ha il compito di essere vera ma efficace!
28 Luglio 2019
Innovazione dirompente: Davide vs Golia
3 Settembre 2019

Il male del sovranismo del terzo millennio ed il ritorno all’armamento nucleare.

Il dipartimento  della Difesa degli Stati Uniti ha  avvertito il mondo di aver testato un missile di medio raggio, vietato dal trattato sulle armi nucleari .

Il test è stato effettuato domenica scorsa nell’isola di San Nicolas, al largo della California.

Il missile è stato lanciato da una nave americana e dopo oltre 500 chilometri di volo ha centrato il suo obiettivo, i dati raccolti forniranno informazioni alla Difesa degli Usa sul futuro del potenziale missilistico a medio raggio.

Mark Esper il capo del Pentagono afferma che è una prima risposta alle azioni di Mosca ed alle dichiarazioni del capo del Cremlino che aveva detto: “Se tali sistemi di attacco saranno dispiegati dagli Stati Uniti, lo faremo anche noi. Non li dispiegheremo fino a quando non compariranno quelli americani

Il missile a medio raggio testato oggi dal Pentagono è tra quelli banditi dal Trattato Inf (Intermediate-Range Nuclear Forces Treaty), sottoscritto l’8 dicembre 1987 da Ronald Reagan e Mikhail Gorbaciov che favorì la fine della guerra fredda e portò alla distruzione di ben 2692 missili, 846 americani e 1.846 russi.

All’epoca, i missili erano gli SS20 sovietici e per  gli Stati Uniti i Pershing 2 ed i Cruise, installati, tra l’altro, anche nella base di Comiso.

Allora non avevo ancora compiuto 40 anni  e l’impressione fu quella che il mondo potesse lasciarsi alle spalle la grande paura nucleare.

Regan non era certo uno stinco di santo ma Mikhail Gorbaciov colmava qualsiasi imbarazzo a stelle strisce.

Oggi mia figlia ha, più o meno, la mia età di allora e mio figlio ha superato i quaranta da qualche anno, ma hainoi la scena internazionale ha altri protagonisti di ben altro spessore ed umanità.

Li chiamano sovranisti .  Già nel 2018 Donald Trump aveva annunciato l’intenzione degli Usa di uscire dal Trattato di Reykjavik, dando alla Russia l’ultimatum di 60 giorni affinché rispettasse “gli impegni” presi, a loro volta scaduti.

Ne Trump ne Putin hanno pensato all’idea che fosse giusto salvare l’accordo dell’87 rinfacciandosi obblighi e doveri mai mantenuti

La  controversia riguarda  missili da crociera russi 9M729, che il governo americano considera “clandestini” mentre i russi accusano Washington, responsabile del ritorno agli armamenti strategici.

Nel 1987 due uomini hanno aiutato il mondo a sopravvivere, nel 2019 due individui sovranisti stanno mostrando i loro muscoli al mondo tramite test di missili non convenzionali e dotati di testata nucleare con la partecipazione straordinaria di Cina, Iran e Corea del Nord.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *